UOC NEUROCHIRURGIA

Contatti e Sedi

UOC NEUROCHIRURGIA

Dott. ANDREA TALACCHI



Contatti e Sede

06 77055356
Invia un'email al direttore
San Giovanni Corpo B Piano 1
La Neurochirurgia in numeri (anno 2021) :
• 18 posti letto
• 11 neurochirurghi
• 650 interventi /anno
• 2300 visite ambulatoriali
• 2000 visite in PS
• 35 giorni d'attesa per visita ambulatoriale (se non urgente)
• 50 giorni d'attesa per intervento elezione
• 10 giorni per interventi per tumore
• 45% patologia degenerativa del rachide
• 20% tumori : metastasi, gliomi, meningiomi, adenomi, neurinomi, spinali
• 18% traumi
• 12% patologia vascolare
• 5% patologia malformativa
• 9 giorni di degenza media
• 37% dimessi in strutture post-acuzie

La neurochirurgia è una disciplina che affronta disturbi che coinvolgono profondamente la vita delle persone e richiede quindi una valutazione e un'interpretazione corretta dei disturbi stessi e una decisione terapeutica appropriata, affidata a mani esperte.


Il successo del trattamento rimane strettamente legato alla corretta indicazione chirurgica. Questa scelta tiene presente come obiettivo primario il paziente con i suoi sintomi, le aspettative, l'ambiente familiare, oltre alle caratteristiche della patologia per come è interpretabile dagli esami strumentali. 
Ciò significa che la capacità di migliorare le condizioni del paziente, nel singolo caso, a prescindere da rigidi protocolli terapeutici, è la caratteristica principale della nostra missione. Questo principio ispiratore costituisce la base del consenso informato discusso in extenso con il paziente. 
Per raggiungere questo obiettivo, la nostra attenzione è rivolta primariamente alla tecnica chirurgica e al suo continuo miglioramento. 


Una nostra prerogativa è di poter esaudire le richieste su tutte le patologie neurochirurgiche dell'adulto, del cervello, del midollo e della colonna e del sistema nervoso periferico. In dettaglio :



Quali disturbi:
Cranio : cefalea, algie facciali, nevralgia del trigemino, epilessia secondaria, disturbi della sensibilità, disturbi del movimento, disturbi del linguaggio, disturbi della vista e del campo visivo, disturbi cognitivi (rallentamento, riduzione della memoria e dell'attenzione) a carattere progressivo.
Colonna : lombalgia, lombosciatalgia, cervicalgia, cervicobrachialgia, claudicatio (limitata autonomia del cammino) su base neurologica, disturbi della deambulazione.
Periferico: parestesie o deficit segmentali agli arti superiori o inferiori

Quali condizioni patologiche:
Cranio : gliomi, meningiomi, neurinomi dell'acustico, metastasi, adenomi dell'ipofisi, craniofaringiomi, idrocefalo, tumori dei ventricoli, angiomi cavernosi, aneurismi cerebrali, nevralgia del trigemino, ematomi subdurali cronici, malformazione di Chiari, tumori dell'orbita.
Colonna : ernie del disco, stenosi del canale lombare e cervicale, spondilolistesi, degenerazioni discali, tumori midollari ed extramidollari, siringomielia, esiti di traumi, crolli vertebrali su base osteoporotica.
Periferico: traumi dei nervi degli arti, "intrappolamenti", tumori

Quali techiche :
Cranio : Microchirurgia, chirurgia transfenoidale endoscopica, approccio pterionale, craniotomia fronto-orbitaria, craniotomia orbito-zigomatica, chirurgia con il paziente sveglio (awake surgery), chirurgia con vari monitoraggi (motorio, linguaggio e funzioni analoghe, nervi cranici e periferici), chirurgia guidata dalle immagini (navigatore e fluorescenza), chirurgia della base cranica, chirurgia dell'orbita.
Colonna : microchirurgia, decompressione e ricalibrazione del canale vertebrale per via anteriore e posteriore, stabilizzazione della colonna, artrodesi con PLIF, TLIF e XLIF, infiltrazioni, endoscopia spinale.
Periferico: "liberazione" e mobilizzazione dei nervi, ripristino integrità anatomica.


SODDISFAZIONE
La soddisfazione del paziente è un nostro obiettivo, di primaria importanza. Sapere la loro esperienza aiuta a migliorare il servizio. I pazienti ci parlano spesso di quanto sia stato utile leggere i commenti di chi ha passato la stessa esperienza al momento di scegliere dove farsi curare e sapere cosa aspettarsi. Noi abbiamo messo il nostro impegno per offrire un buon servizio e ci piacerebbe che le loro impressioni fossero portate a
conoscenza anche di altre persone tramite l'URP (Ufficio Relazione con il Pubblico) e-mail urp@hsangiovanni.roma.it o numero verde 800 213391 o tramite social, forum o siti che si occupano di salute.




COME SIAMO ARRIVATI QUI... STORIA DELLA NEUROCHIRURGIA DEL SAN GIOVANNI

I responsabili della Neurochirurgia del San Giovanni 1962 - 1975 Felice Visalli
1976 - 1990 Michele Interligi
1990 - 2010 Stefano Esposito
2010 - 2011 Alessandro Canova
2011 - 2015 Claudio Fiore
2015 - 2016 Umberto Agrillo
2016 - 2018 Giorgio Callovini

Le origini
1962-1975 Felice Visalli
Felice Visalli, pioniere della neurochirurgia in Italia, nasce a Monforte San Giorgio (Messina). Dopo la laurea, conseguita il 10 luglio 1932, prestò il servizio militare prima a Firenze e poi a Ferrara, dove nelle ore libere ebbe modo di frequentare l'Ospedale Psichiatrico, il cui direttore gli inculcò l'amore per una nuova disciplina, la neurochirurgia, allora praticata solo in alcune città straniere. Decise allora di spostarsi a Parigi dove frequentò l'Hopital de la Pitié a tempo pieno con la qualifica di assistant etranger, e poi decise di continuare la sua preparazione a Stoccolma dove lavorò per sei mesi presso la Clinica neurochirurgica con il grande chirurgo Axel Herbert Olivecrona. Poiché si erano affermate negli Stati Uniti scuole di neurochirurgia dove veniva praticata la  "specializzazione nell'ambito della specializzazione", egli volle farne esperienza frequentando parecchi centri (New York, Baltimora, Chicago, Rochester, Ann-Arbor e Boston, con il prof. Harvey Williams Cushing). Dopo otto mesi di permanenza negli Stati Uniti, Visalli tornò in Italia e, per incarico del Direttore della Clinica Neurologica di Genova, istituì il primo servizio di neurochirurgia riconosciuto ufficialmente in Italia. Numerose difficoltà organizzative e contrasti insanabili all'interno della Clinica Neurologica lo portarono a presentare le dimissioni. Si recò allora a Bologna dove fu bene accolto dal Direttore della Clinica Chirurgica, il grande Raffaele Paolucci, che eseguì qualche mese dopo alla Clinica Chirurgica di Roma. Presso quelle strutture Visalli operò con entusiasmo perché, a differenza di Genova, si sentì compreso e sorretto. Nel maggio 1940, dopo tre anni di intensa attività in qualità di assistente volontario, fu dichiarato vincitore di un concorso nazionale per assistente universitario. Nel 1940 andò in guerra in Ospedale in Albania, e nel maggio 1941 terminata la guerra in Albania, rientrò in Italia e fu destinato al reparto di chirurgia dell'ospedale militare del Celio, dove giungevano numerosi feriti provenienti da varie zone di guerra.
Dopo la fine del conflitto dal 1945 al 1955 fu impegnato nella ricerca scientifica oltre che in numerosi interventi chirurgici. Visalli negli anni 1945-55 fu incaricato dal Direttore della Clinica Neurologica dell'Università di Roma di organizzare un servizio di neurochirurgia e di operare tutti coloro che venivano ricoverati nell'Istituto che presentavano affezioni neurochirurgiche. Ben presto Visalli si rese conto della difficoltà di operare nel nuovo ruolo e ritornò alla Clinica Chirurgica dell'Università di Roma riprendendo la precedente attività. Nelrn1948 fu uno dei nove fondatori della Società Italiana di Neurochirurgia.
Nella primavera del 1958 venne bandito a Milano il primo concorso a cattedra di Neurochirurgia, con 25 anni di ritardo rispetto a Parigi e Stoccolma. Visalli si rese conto che la scelta del vincitore era stata decisa prima che venisse effettuato il concorso e che, per ottenere il risultato voluto, era stata nominata una commissione ad hoc.
Nel 1962 Visalli vinse agevolmente un concorso di Traumatologia cranica indetto dagli Ospedali Riuniti di Roma e ben presto poté istituire tale servizio presso l' Ospedale San Giovanni, partendo da zero come aveva in precedenza fatto presso l'Ospedale San Martino di Genova nel 1937, presso la Clinica Chirurgica di Roma nel 1938, a Berat in Albania nel 1940 e presso la Clinica Neurologica di Roma nel 1945. Il suo lavoro presso il San Giovanni durò 13 anni durante i quali curò dodicimila traumatizzati cranici vittime soprattutto di incidenti stradali, diede vita alla rivista "Quaderni di traumatologia cranio-encefalica", la prima del genere in Italia e all'estero, e pubblicò un libro dal titolo La neurotraumatologia d'oggi - Esperienze e riflessioni su 8000 traumatizzati cranici.
Scomparve a Roma il 28 agosto 1989

Il reparto "craniolesi"
1976-1990 Michele Interligi
Nel 1976 il Prof. Michele Interligi aiuto del Prof. Visalli diventa Primario della Divisione di Traumatologia Cranica dell'Ospedale San Giovanni in Laterano del Pio Istituto di S. Spirito. Il reparto di Traumatologia Cranica era posto all'ultimo piano del corpo centrale ove attualmente è presente l'Istologia ed Anatomia Patologica composto da 27 posti letto di cui 8 di terapia sub-intensiva, 6 di traumatologia cranica pediatrica (responsabile il Prof. Milza), una sezione di Elettroencefalografia Clinica (responsabile il Dott. Salvatore). Era presente una guardia neurochirurgica di 24 ore composta da un Aiuto e un Assistente: la guardia attiva era svolta prevalentemente dall'Assistente che in caso di bisogno consultava l'Aiuto. Esisteva una unica camera operatoria dedicata alla Traumatologia Cranica sia per l'elezione che per l'urgenza chirurgica, in caso di estrema necessità veniva usata la camera operatoria di Chirurgia Generale posta sullo stesso piano.
Il reparto era il centro di riferimento per i Traumi Cranici di tutto il centro Italia, giungevano pazienti da tutto il Lazio, Abruzzo e Molise.
Fino all'arrivo della prima TAC la diagnosi delle lesioni intracraniche occupanti spazio veniva effettuata mediante l'esecuzione dell'angiografia cerebrale in Radiologia Centrale, con l'angiografo di Scolander, eseguita dal neurochirurgo per "puntura diretta al collo dell'arteria carotide interna" con successiva immissione del contrasto iodato, andando poi ad interpretare in base alla forma delle zone avascolari la patologia emorragica in atto. Nei pazienti in coma profondo e con grave insufficienza respiratoria il neurochirurgo stesso eseguiva la tracheotomia.
In Italia il primo TAC EMI viene installato a Bologna nel 1974 presso l'Ospedale Bellaria a cura del Prof. Giovanni Ruggiero che l'anno seguente sarà eletto presidente della ESNR – European Society of Neuroradiology.
All' inizio degli anni '80 l'Ospedale San Giovanni acquista un apparecchio TAC e viene dismessa la sezione angiografica.

Nascita della Neurochirurgia moderna
1990 - 2010
Nel 1991 con una delibera della Regione Lazio la "Traumatologia Cranica" venne trasformata in una Unità Operativa di Neurochirurgia  ed affidata nel mese di Giugno 1991 al Prof Stefano Esposito (in seguito a concorso divenne di ruolo) Aiuto del Prof. Patricolo Primario della Neurochirurgia presso il padiglione Lancisi dell'Osp. San Camillo di Roma.
In quell'anno arriva il primo Microscopio Operatorio : a tutti gli effetti il Prof. Esposito è il fondatore della Neurochirurgia dell'Ospedale San Giovanni.
Nel 1993 l'ospedale San Giovanni diventa Azienda Ospedaliera, per cui ha bisogno di avere almeno due UOC di alta specialità: vengono istituite la Neurochirurgia e la Chirurgia Vascolare.  Inizia una nuova era oltre ai traumi cranici vengono trattate le patologia vascolari aneurismatiche e  non, le lesioni occupanti spazio emisferiche, della f.c.p. e del basicranio, e si crea anche un cambio  della guardia nel personale medico che non ha i mezzi per adattarsi ai nuovi standard.  Presto si creano degli indirizzi nuovi: al Dr. Claudio Fiore viene affidata la patologia della colonna  che tratta oltre alla patologia degenerativa anche quella traumatica, tumorale e vascolare arrivando a  metà degli anni 2000 a sviluppare accessi trans-toracici e trans-addominali fino agli accessi  percutanei mini-invasivi e alla chirurgia spinale strumentata. Nel 1995 si inizia ad affrontare il discorso chirurgia degli aneurismi versus embolizzazione.
Il dr. Alessandro Canova si occupa della patologia pediatrica.  Nei primi anni 2000 viene aperto il reparto di Neurologia, la Sezione di Neuroradiologia Interventistica, ed insieme alla Chirurgia Maxillo-Facciale e la Neurochirurgia viene istituito il Dipartimento di Scienze Neurologiche con Direttore del Dipartimento il Prof. Stefano Esposito. Successivamente il Direttore del Dipartimento affida una UOS di Neurochirurgia Spinale al Dr. Claudio Fiore (2003) e una UOSD di Neurotraumatologia al Dr. Alessandro Canova (2007). Il completamento del Dipartimento secondo le nuove concezioni che vedono la Neurochirurgia al centro di un'area multidisciplinare si compie con la NICU (Neuro-Intensive Cure Unit) che si adatta all'interno del reparto con 8 posti letto dedicati gestiti da Rianimatori e Neurochirurghi (2005- 2015). Sempre nel 2000 la Neurochirurgia trova collocazione al primo piano di fronte alla Neurologia e nel 2007 viene aperto in nuovo blocco operatorio visibile sulla facciata d'ingresso dell'Ospedale, su più piani, e la Neurochirurgia trova spazio al terzo piano.
Negli anni 2000 la Neurochirurgia eseguiva 1200-1300 interventi.
Con il pensionamento del dr. Esposito il Dipartimento passa sotto la direzione del dr. Brogi, Direttore della Neurologia, fino al 2012. Da allora, senza direzione di ruolo delle UO di area neurologica, cessa anche l'esistenza del Dipartimento.

Crisi economica e piano di rientro
2010 - 2018
Nel 2010 il dr. Alessandro Canova, già responsabile del reparto di Neurotraumatologia, succede al dr. Esposito nella direzione con incarico a tempo determinato, in attesa di concorso. Durante il suo servizio egli continua a privilegiare la chirurgia vascolare con la proficua collaborazione del neuroradiologo interventista, così come la chirurgia della base cranica, introduce la neuronavigazione di routine e arricchisce "l'armamento chirurgico del reparto" con l'utilizzo del neuro endoscopio.
 Verso la fine del 2011 deve lasciare il San Giovanni per raggiunti limiti di anzianità di servizio e subentra il dr. Claudio Fiore, che resterà anche lui con l'incarico di direttore "facente funzione" fino al trasferimento dall'Ospedale Pertini del direttore di ruolo dr. Umberto Agrillo, esperto di chirurgia vertebrale, per chiusura del suo reparto (2015).
Andato in quiescenza quest'ultimo, la responsabilità del reparto passerà nelle mani del dr. Giorgio Callovini, a sua volta proveniente da un altro Ospedale (Santo Spirito) per gli stessi motivi, esperto nella chirurgia stereotassica (2016-2018).
Questo periodo è contraddistinto dalla crisi economica, dalla chiusura di altri Reparti di Neurochirurgia a Roma ma anche dall'arrivo di valenti medici da altri Ospedali.












Non siamo un semplice reparto ma un gruppo di persone (medici, infermieri, fisioterapisti, volontari, ecc) attivamente impegnate nel migliorare le condizioni di vita dei malati assicurando a tutti ascolto, trattamenti appropriati e ben eseguiti. 
Non solo: siamo proiettati anche verso il futuro con la prevenzione e l'educazione sanitaria.














Medici: Daniele Armocida,  Regulo Octaviano Baravoglia Hernandez, Celestino De Simone, Antonio Comberiati, Andrea Faiola, Cristina Anastasia Maria Ferrario, Konstantinos Panagiotopoulos, Giovanna Ricci, Marcello Nunzio Tirendi
Coordinatrice Infermieristica: Silvia Sferrazza
Assistente gestione pre e post-ricovero: Cinzia Altigieri
Case manager: Debora Masci
Neuropsicologa: Maria De Martino



Vision
Dare centralità all'esperienza della persona malata nel rispetto della sua individualità, curando patologie ad alta complessità mediante una forte integrazione multidisciplinare, proponendo un modello organizzativo innovativo, e promuovendo contemporaneamente un patto sociale con il territorio coinvolgendo volontari e garantendo continuità assistenziale. 
Mission 
  • Curare i pazienti affetti da alcune malattie cerebrali (tumori, patologie vascolari, patologia della colonna, traumi, malformazioni) 
  • Privilegiare i trattamenti più complessi che richiedono coinvolgimento multidisciplinare 
  • Migliorare le condizioni di accoglienza, cura e promozione dei pazienti rispetto agli standard nazionali 
  • Adattarci al contesto sociale

Valori
  • favorire specializzazione e ricerca
  • dare priorità al contributo dei giovani nell' assistenza e nella ricerca
  • promuovere proposte scientifico-sanitarie ad alto valore aggiunto
  • adottare il sistema di valutazione della qualità
  • misurare standard di performance delle prestazioni sanitarie 
  • dare continuità alla cura dei pazienti attuando stabili collegamenti con il territorio 
  • integrare management e professionisti sviluppando modelli di gestione innovativi 
  • incentivare il contributo dei privati nell' offerta pubblica favorendo trasparenza e qualità  
  • incentivare la partecipazione delle associazione dei pazienti al ciclo assistenziale 
  • dare valore alla persona e non limitarsi alla cura della malattia
  • internazionalità del personale

Obiettivo
  • Creare un modello riproducibile secondo istanze di qualità, sostenibilità e accoglienza che curi le patologie neurochirurgiche


IMPEGNO SOCIALE

Descriviamo alcuni concetti ai quali ci ispiriamo nella valorizzazione del capitale umano con cui ci relazioniamo ogni giorno.

Accoglienza
Il personale tutto della Neurochirurgia, medici, infermieri e volontari, è pronto a farsi carico dello stato di malattia e dei bisogni del paziente e della loro famiglia. Saranno fornite informazioni al paziente su organizzazione del reparto, sugli esami che dovrà fare e sulla procedura terapeutica cui verrà sottoposto, e sulla malattia che dovrà affrontare.

Continuità assistenziale
Alla dimissione il paziente sarà informato del percorso successivo e riceverà contatti e documenti utili che favoriscano successive visite e/o esami (lettera di dimissione, certificato di ricovero, ev. certificato INPS, impegnative per esami o visite). Assistente sociale, responsabile dei pazienti stranieri, centri di ricovero post-acuzie (riabilitazioni e lungodegenze) e servizi territoriali (ASL) saranno messi a disposizione.
Sarà inoltre nostra cura informare il paziente di cosa potrà fare (foglio di istruzioni) e quale sia la sua condizione al momento della dimissione.

Advocacy
L'advocacy è l'azione del parlare a sostegno delle preoccupazioni o dei bisogni dell'uomo. Quando le persone sono in grado di parlare per sé l'advocacy è finalizzata ad assicurarsi che vengano ascoltate; quando hanno difficoltà ad esprimersi, l'advocacy si propone di aiutarle; quando infine non sono in grado di farlo per nulla, significa sostituirsi e parlare per loro conto. (Herbert, 1989)

Trasparenza
I nostri servizi non solo sono descritti su questo sito web ma sono anche accompagnati dagli indicatori di performance e dalle indicazioni per possibili collaborazioni o per eventuali consigli per il miglioramento.

Accountability
La rendicontazione pubblica (accountability) è un processo che ha il fine di consolidare e accrescere l'autorevolezza e la credibilità di alcune organizzazioni nei confronti dei cittadini. Il principio ha declinazioni diverse in considerazione delle tipologie di relazioni e delle forme di responsabilità delle varie organizzazioni e deve guidare le azioni e i comportamenti di tutti coloro che interagiscono in esse, sulla base di rapporti di reciproca credibilità e onestà. Per le aziende sanitarie deve far rifermento alla rendicontazione dell'effettiva operatività e dei risultati raggiunti nelle diverse capacità (manageriali e cliniche) pertinenti all'erogazione dei servizi.

Enpowerment
E' l'azione di rafforzamento motivazionale che favorisce la ripresa dopo una malattia. Questa azione viene svolta da tutta l'equipe della neurochirurgia e vuole aiutare il paziente a trovare dentro di sè le risorse per affrontare la quotidianità e a volte una nuova progettualità di vita. Per questo obiettivo e per favorire la partecipazione sono in cantiere diverse iniziative che farebbero capo ad una Onlus o Fondazione.

Partecipazione
Creiamo un ambiente sano, appassionato e umano e invitiamo cittadini e pazienti a partecipare alle attività promosse a favore del mantenimento e del miglioramento della nostra attività. Chiediamo a chi condivide un certo stile a lavorare con noi per migliorare e potenziare l'efficacia delle nostre opere.

Medicina narrativa
La valorizzazione del vissuto di malattia, enfatizzato dalla "co-costruzione" da parte del sanitario e del paziente della "storia" di malattia, non solo fornisce al sanitario uno strumento raffinato per sviluppare un corretto piano diagnostico-assistenziale, ma mette anche a disposizione del paziente gli strumenti necessari per essere parte attiva di questo processo di cura personalizzato, consentendogli una migliore comprensione della situazione e una maggiore aderenza al successivo percorso assistenziale.

Prevenzione a scuola
Andiamo oltre il nostro lavoro clinico e trasferiamo la nostra esperienza per favorire la salute e prevenire le malattie. Postura, traumi e stili di vita sono i nostri tre progetti che promuoveremo gradualmente nelle scuole per promuovere salute e sicurezza dei cittadini.

Welfare aziendale
Per welfare aziendale si intende l'insieme delle prestazioni non monetarie a sostegno del dipendente. Un pacchetto di possibilità in affiancamento alla classica retribuzione che si traducono in benefit significativi per il dipendente e che contemplano importanti vantaggi fiscali per l'azienda. Il welfare aziendale permette di finanziare servizi alle famiglie come gli asili nido, ma anche polizze sanitarie e spese mediche, previdenza complementare, abbonamento ai trasporti. Anche sport e benessere, tempo libero, cultura e formazione possono rientrare all'interno delle iniziative di welfare aziendale. Si tratta di un'alternativa al bonus monetario in busta paga, che rispetto ad esso offre ottimi incentivi fiscali e, in molti casi, la detassazione completa.










DIDATTICA

Viene svolta attività formativa a livello di Corso di Laurea, di Scuola di Specializzazione e di Alta Formazione (post-laurea). L'attività si svolge in collaborazione con diversi atenei.
  • Corso di Laurea
Università "La Sapienza", Roma. Corso di Fisioterapia, mediante lezioni e tirocinio 
  • Scuole di Specializzazione
Università "La Sapienza", Roma. Specializzazione in Neuropsicologia, mediante tirocinio Università Cattolica "Gemelli", Roma. Specializzazione in Neurochirurgia, mediante tirocinio Master
  • Master
Università di Verona. Master di II livello, Approcci chirurgici "hands-on" alla base cranica antero-laterale, ricostruzione e indicazioni, di cui il dr. Talacchi ne è stato promotore e ne è co-direttore.


RICERCA
L'attività di ricerca è parte integrante del nostro lavoro come strumento di continuo miglioramento e si è rivolta principalmente 
  • Valutazione del paziente
  • Adeguamento tecnologico quale impulso all'adeguamento della tecnica chirurgica

In ambito oncologico tale ricerca continua ha un obiettivo comune: avere delle informazioni personalizzate sul paziente con tumore cerebrale al fine di :
  • Rendere operabili casi giudicati prima inoperabili 
  • Ridurre i rischi chirurgici 
  • Migliorare la qualità dell'asportazione del tumore (asportazione totale)
  • Migliorare la comunicazione con il paziente rendendogli l'intervento meno stressante
  • Migliorare le performance del paziente e non solo il trattamento 

Attuali consulenze e riconoscimenti
  •  Albo dei revisori del MIUR per l'area Neurosciences and Neural Disorders (2012 - )
  •  Albo degli esperti Agenas per l'Area 5: Ricerca e Rapporti internazionali (2017 - )
  •  WFNS (World Federation of Neurosurgical Societies) – Neuro-oncological Committee,membro effettivo (2017 -).
Attuali network di ricerca
  •  Dottorato, Scienze della vita e della salute, Corso di Neuroscienze, Università di Verona
  • (2006 -)
  •  EORTC (European Organization for Research and Treatment of Cancer) Quality of Life
  • Group (2011 - )
  •  National Institute of Neuroscience (2017 - )
  •  Università di Salerno, Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (2021 - )

Finora la ricerca relativa all'attività del dr. Talacchi si è espressa in varie modalità :
Applicazioni per finanziamenti
Principal investigator o collaboratore di numerosi progetti, in parte finanziati, su bandi della Comunità Europea (COST e ERC), di Enti di Ricerca Europei (EORTC), Nazionali (PRIN), Regionali (Ricerche finalizzate), o Fondazioni private sui temi oggetto di ricerca.

Articoli scientifici
Autore di circa 70 pubblicazioni su riviste internazionali con Impact Factor (2021: H index=19, 1400 citazioni circa), oltre ad articoli su libri (n=20) e abstracts su argomenti di tecnica chirurgica, flusso ematico cerebrale nelle patologie vascolari, traumi cranici. Su questi argomenti sono state dimostrate le attitudini: lavoro interdisciplinare (80%), capacità di avere collaborazioni con altri centri (70%) e tutoraggio per rendere indipendenti giovani ricercatori (60%).

Partecipazione a comitati editoriali
Reviewer "ad hoc" delle riviste internazionali BMJ Case Reports, Journal of Neuro-Oncology, Neurosurgical Review, Clinical Neurology and Neurosurgery, Journal of Neurological Surgery - Part B Skull Base, Psyco-oncology.

Organizzazione di congressi e meeting
Promotore e organizzatore di congressi internazionali sul monitoraggio intraoperatorio (2006, 2008), su dissezione in laboratorio (2000) e su valutazione dell'outcome in neuro-oncologia (2011, 2014), oltre numerosi meeting a carattere locale su vari argomenti.




Modalità di Accesso

Vi sono vari percorsi di accesso alla Neurochirurgia del San Giovanni.
Ricoveri urgenti
Pazienti con documentazione TAC o RM di sospetto tumore cerebrale o spinale possono inviare una mail al neurochirurgia@hsangiovanni.roma.it e verranno ricontattati entro 48 h.
Ricoveri da Pronto Soccorso per le urgenze
A seguito di accesso al Pronto Soccorso, qualora ritenuto necessario dal medico, si procede al ricovero presso il reparto di degenza.
 
Visite specialistiche ambulatoriali ed esami diagnostico strumentali
Per accedere alla prima visita specialistica presso l'ambulatorio dedicato, e' necessario prenotarsi contattando il CUP regionale al numero 06 9939, muniti di richiesta SSN del proprio medico di base o di un medico specialista. Le visite di controllo, successive alla prima, possono essere prenotate direttamente, recandosi di persona presso gli sportelli del CUP aziendale situati nel Presidio Santa Maria qualora non fossero fissate alla fine della visita precedente.
 
Ricovero in elezione (o ricovero programmato)

Per accedere al ricovero programmato si deve effettuare una prima visita specialistica ambulatoriale nella quale il medico valuta la necessità del ricovero. Se necessario un intervento chirurgico, il paziente viene inserito nelle liste di preospedalizzazione per effettuare gli esami previsti (ECG, Rx torace, esami del sangue e visita anestesiologica) e, successivamente, viene chiamato dal reparto, secondo criteri di priorità clinica. Il ricovero potra' essere, secondo le condizioni, ordinario (cioè di piu' giorni) oppure di Day Surgery.

Orari di Reparto

Accoglimento per i pazienti ricoverati : intorno alle h 15
Dimissioni dei pazienti ricoverati : h 10 - 12
Ingresso per i parenti :  Tutti i giorni dalle 18.30 alle 19.30; giorni festivi anche dalle 12.30 alle 13.30.  Durante l'emergenza COVID l'orario di ingresso visitatori potrebbe subire variazioni. Per ulteriori informazioni, consultare le ultime notizie sul sito o contattare l'URP.
Giro visita medici : h 8
Colloquio con i medici : h 17 (lun – ven)
Colloquio con il Direttore : martedi h 17
Pasti : h 12 30 e h 18 30

Regimi di Assistenza

L'attività clinica della Neurochirurgia del San Giovanni è indirizzata su tre diversi ambiti:
  • ricovero ordinario
  • day surgery
  • consulenze
      interne, da altri reparti e da Pronto Soccorso
      esterne, da altri Ospedali e da ambulatorio
Per il day hospital (raro) convergiamo su quello della Neurologia.

Ricovero
Il ricovero può essere programmato o in urgenza.
Il ricovero è programmato quando, a seguito di una prima visita ambulatoriale o in consulenza, per reparti interni all'Ospedale o esterni (da altri Ospedali), viene deciso un intervento. La programmazione riguarda quindi il nesso temporale tra ingresso, eventuali esami e intervento, e avviene secondo classi di priorità (A entro 30 giorni, B entro 60 giorni, C entro 180 giorni).
La preparazione al ricovero/intervento avviene nella preospedalizzazione e prevede ECG, Rx torace, esami del sangue e visita anestesiologica.
Il ricovero è in urgenza se avviene tramite Pronto Soccorso o in seguito a consulenze interne o esterne (da altri Ospedali).
Day Surgery
L'attività di Day Surgery si svolge al 1° piano dell'Ospedale San Giovanni. Riguarda piccoli interventi che possano svolgersi in anestesia locale, di solito si tratta di chirurgia del sistema nervoso periferico.

Ambulatorio
Vi è una tipologia d'ambulatorio unica per le visite neurochirurgiche e quindi una lista d'attesa unica divisa per classi di priorità (U urgente entro 72 h, B breve entro 10 giorni, D differibile
entro 30 giorni, P programmata entro 120 giorni).
Quando - Lunedi, Martedi, Giovedi, Venerdi h. 9 -13 - Ambulatorio Neuro-oncologico
Chirurgico NO CUP - mercoledì ore 13 per controlli e casi urgenti.

Durante la valutazione ambulatoriale verranno prese tutte le informazioni cliniche pertinenti e verranno illustrate le varie possibilità terapeutiche.
Qualsiasi decisione verrà accuratamente ponderata previ supplementi d'indagine siano essi clinici o strumentali. Tali valutazioni potrebbero coinvolgere altri specialisti, sia neurochirurghi che di altre specialità, se necessario, per una seconda opinione, suggeriti secondo criteri di eccellenza.
Comunque ci preoccuperemo di seguire tutto l'iter necessario prima ed eventualmente dopo l'intervento in collaborazione con gli specialisti del settore. Il neurochirurgo non è solo l'esecutore dell'intervento ma anche il coordinatore di eventuali strategie che coinvolgano altre discipline.

Pronto Soccorso
I pazienti vengono ricoverati tramite Pronto Soccorso SOLO se se ne ravvedano criteri d'urgenza. Altrimenti seguiranno un percorso ambulatoriale o di prescrizioni da sottoporre al medico curante.

Consulenze esterne
La Neurochirurgia è inserita negli snodi delle Reti tempo-dipendenti (reti Ictus, Emergenza Adulti, Politrauma). Delle tre Reti la Neurochirurgia è attualmente Hub nelle Emergenze degli Adulti cui afferiscono gli Ospedali Pertini, Casilino e Vannini, mentre è Spoke per l'Ictus cui afferiscono gli Ospedali di Tivoli, Pertini, Subiaco e Palestrina. Non sono previsti trasferimenti da altri Ospedali per il Trauma cranico grave. La Neurochirurgia è consulente dei presidi carcerari regionali .


Risorse Strumentali

La Neurochirurgia opera su due sale, una per l'elezione e una per l' urgenza.

Strumenti di sala operatoria

Coagulatore : Malis Stryker
Strumenti di microchirurgia : Aesculap
Microscopi : Zeiss Pentero 900 e Leica M530 OHX
Neuronavigatore : Medtronic Shealth 7
Colonna endoscopica : Xion
Endoscopia spinale : Wolf
Drill ad alta velocità : Medtronic
Aspiratore ad ultrasuoni : Soring e CUSA Integra
Monitoraggio intraoperatorio : Caldwell

Contesto Relazionale

La UOC Neurochirurgia del San Giovanni è inserita nel Dipartimento Oncoematologico e Testa Collo (direttore dr. Angelo Camaioni) e nell'Area Malattie del Sistema Nervoso (coordinatore dr. Andrea Talacchi)
Il coordinamento di Area è stato indetto il 1 Luglio 2019 al fine di collegare la UOC Neurochirurgia con la UOC Neurologia e di avviare l'acquisizione di profili professionali che permettano di svolgere attività multidisciplinari ad alta complessità quali per esempio la chirurgia della fossa cranica posteriore e la chirurgia delle aree del linguaggio e di tutte le aree critiche.

Secondo il modello adottato, servendoci di strutture di supporto esterne, che dovremo sviluppare (Fondazione Onlus), cureremo lo sviluppo di molte altre interazioni

Oltre alle Reti istituzionali (v. regimi di assistenza) abbiamo costruito delle reti informali con i medici di base per i pazienti in entrata e con le Riabilitazioni per i pazienti in uscita.

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Donazioni e deducibilità fiscale
Dal 1/1/2015 le erogazioni in denaro e/o in natura erogate favore della Fondazione o Ospedale sono deducibili dal reddito d'impresa fino al minore tra euro 30.000,00 e il 2% del reddito dichiarato (Art. 1, comma 104, della legge di Stabilità 2015). In alternativa le erogazioni liberali possono essere dedotte nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di Euro 70.000 (L. 80/2005). Link
Chiedete al Direttore della Neurochirurgia il modulo per la sottoscrizione (atalacchi@hsangiovanni.roma.it).